L’Arcadia è posta al centro di un’azienda agricola estesa complessivamente circa 12 ettari, esposta interamente a sud con una pendenza costante degradante verso il torrente Piomba, che ne costituisce un limite fisico di particolare pregio ambientale e paesaggistico, essendo inserito nel Piano Paesistico della Regione Abruzzo e nel Piano Territoriale Provinciale come importante corridoio eco-biologico.
Il fondo agricolo è coltivato prevalentemente a vigneto Montepulciano d’Abruzzo D.O.C., oliveto e seminativo oltre a varie colture orticole stagionali per consumo interno, e comprende anche una zona boschiva a ridosso del citato torrente Piomba, habitat ideale per diverse specie animali. La denominazione è stata scelta per la particolare amenità del luogo che offre momenti di assoluto silenzio ed un gradevole panorama che spazia dal mare adriatico, segue il dolce crinale della collina Angolana e chiude ad ovest con la vista delle montagne abruzzesi del Gran Sasso e Laga.
Città Sant’Angelo
C’è chi afferma che l’odierna Città Sant’Angelo sia la stessa “Angulum” già citata da Plinio nella sua “Naturalis Historia”.
In verità si può solo affermare che nel territorio del comune fossero parecchi gli insediamenti romani, come testimoniano le innumerevoli scoperte archeologiche.
Ma se si arriva all’epoca feudale si trovano documenti relativi alla “Civitas Sancti Angeli”, agglomerato che, proprio in questo periodo, subisce le fortificazioni che doneranno al centro storico le forme che ancora oggi si possono apprezzare.
Le vicende narrano addirittura di alcune controversie tra la “Civitas Sancti Angeli” e lo stesso imperatore Federico II, che, pare, ne abbia poi ordinato la distruzione.
Di sicuro si sa che di li in poi Città Sant’angelo è sempre stata al centro delle vicende storiche del luogo condividendo la scena con altre importanti città come Penne e Loreto.
Oggi, però, come è facile osservare, ci rimane tanto di quella cittadina, e sebbene Città Sant’Angelo sia un paese in continua crescita e movimento, ci sono ancora luoghi nel suo centro storico in cui il tempo sembra essersi fermato.
Curiosità: dall’antico nome latino “Angulum” ancora oggi i cittadini di Città Sant’Angelo si chiamano “Angolani”.